Ai Soci,
Desidero rivolgere un caloroso saluto in occasione dell'apertura dell'annata venatoria 2010-2011, affinchè possa essere piena di soddisfazioni e di entusiasmanti esperienze.
Il mondo dei Cacciatori vive da tempo momenti difficili, in parte dovuti ad una cattiva pubblicitá, ed in parte a causa di una legislazione (Legge quadro 157/92) ormai superata, spesso incoerente e non al passo con i tempi.
Nella mia prima annata venatoria appena trascorsa in qualitá di Presidente, ho cercato di raccogliere e mettere a frutto le indicazioni e i suggerimenti dettati dall'esperienza dei componenti del comitato di gestione, indipendentemente dall'appartenenza all'una od all'altra categoria rappresentata.
Sono fermamente convinto che il lavoro di gruppo, abbinato al dialogo costruttivo attravero la mediazione con gli Enti Locali, il mondo agricolo, gli ambientalisti ed i cacciatori stessi, sia ció che realmente necessita per poter ottenere dei risultati soddisfacenti ed é il primo obiettivo che mi sono posto.
Il Comitato di Gestione amministra un territorio composto da 30 Comuni la cui superficie complessiva é di 58.521,88 Ha. Per questo siamo chiamati a fare delle scelte, assicurando la corretta gestione faunistico-ambientale e venatoria.
Il conseguimento degli obiettivi avviene, non solo grazie alle attivitá di volontariato svolte dal personale interno al Comitato di Gestione, ma anche da tutti i soci che sotto varia forma forniscono la loro preziosa collaborazione nella gestione del territorio.
La caccia vista sotto questa ottica assume un ruolo fondamentale e diventa strumento di gestione faunistica ed il cacciatore da semplice sportivo assume il ruolo di operatore legato al proprio territorio, impegnato in tutte le attivitá connesse alla gestione della fauna selvatica (censimenti, prevenzione dei danni, ambientamento e foraggiamento della selvaggina, miglioramenti ambientali ecc.).
Il legame cacciatore-territorio, in tale ottica, esalta la maturazione ed il senso di responsabilitá del cacciatore, sfruttando la conoscenza diretta ed approfondita non solo della fauna ma anche dei problemi socio-ambientali dei territori dell'ATC.
Un pensiero é doveroso anche verso coloro che ci "ospitano" nell'esercizio della nostra passione, ossia proprietari e conduttori dei fondi agricoli, con i quali si vuole instaurare un legame fondato sulla dialettica e sullo scambio di opinioni circa la compatibilitá territoriale della fauna venabile. Questo al fine di garantire ed assicurare il monitoraggio attento del territorio, in collaborazione e con la supervisione di quegli Enti, Provincia di Pavia in primis, con i quali stiamo svolgendo il ruolo gestionale affidatoci.
Lavorare con un gruppo cosí ampio di collaboratori é certamente impegnativo, ma la volontá di esserci, di dare un futuro al mondo della caccia ci sprona all'impegno costante.
Per una maggiore e duratura continuitá estendo l'invito ai cacciatori a partecipare e collaborare sempre piú alle attivitá di gestione faunistico-venatorie del territorio del nostro ATC.

Cordialmente.
IL PRESIDENTE
Daniele De Silvestri


Piuma Italia
Stefano Borella